In vista del Virtual Career Day Unicusano, l’HR Manager Paolo Cirinei ci racconta la vision di Catenate SRL, azienda di consulenza inserita in una cornice multiculturale e internazionale.

Intervista a Paolo Cirinei, HR Manager di Catenate SRL

Quali sono i tratti distintivi della vostra filosofia aziendale?

La nostra azienda ha sempre puntato sulle risorse. Siamo un’azienda di consulenza, non produciamo “cose”, ma investiamo sulle persone e sulle le loro competenze. La nostra forza sono proprio loro, le persone con cui lavoriamo. La filosofia è sempre stata quella di creare un ambiente piacevole dove lavorare, imparare e crescere in una cornice multiculturale ed internazionale.

Negli ultimi anni quali sono state le posizioni in cui avete assunto di più e perché?

Abbiamo assunto neolaureati in quanto forniamo noi una formazione tecnica adeguata alle esigenze di mercato.

Come è strutturato il processo di selezione all’interno della vostra azienda?

Il nostro processo prevede un primo colloquio per verificare le soft-skill della persona, seguito da un secondo colloquio per testare le competenze tecniche.

Quali caratteristiche deve avere il vostro candidato ideale?

Conoscere bene l’inglese, dato che operiamo in un mercato europeo; approcciarsi al problem solving, credere nel lavoro di squadra, avere un minimo di competenze tecniche e tanta voglia di imparare e mettersi in gioco.

Quali sono i Corsi di Laurea che considerate più in linea con il vostro business e con le vostre esigenze?

Solitamente corso di laurea in informatica e matematica, ma abbiamo avuto anche laureati in discipline economiche ed umanistiche.

Quest’anno cambia la modalità del Career Day Unicusano. Sarà un evento realizzato completamente online, a seguito delle restrizioni imposte dal Covid-19. Cosa ne pensate del nuovo format e quali sono le vostre aspettative?

Il format è adatto alle esigenze attuali ed in linea con le attuali modalità operative di recruiting che avvengono tutte online.

Una “dritta” ai giovani laureati in cerca di lavoro…

Pensare più alla crescita professionale che quella salariale.

A cura di Michela Crisci