Nel lavoro, l’empatia è importante quanto la competenza. Perché? Il successo è influenzato dalla capacità di relazionarsi e di comunicare con gli altri, dunque dalle emozioni e dalla loro gestione ottimale.
Che cos’è l’empatia?
Definizione empatia: è la capacità di entrare in perfetta sintonia con le altre persone, al punto da riuscirne a capire gli stati d’animo, quello in cui credano e quello in cui pensano.
L’empatia, però, funziona solo se mossa dalla sincerità e bontà d’animo. Tutti i componenti del team di un ufficio dovrebbero imparare a invertire i ruoli, a mettersi nei panni dei propri compagni di squadra per risolvere gli ostacoli insieme: maggiore sarà la coesione del gruppo, migliori saranno i risultati finali.
L’importanza dell’empatia al lavoro
Tutti vogliamo sentirci valorizzati, importanti, compresi… ma senza empatia difficilmente riusciremo nell’intento. In ambito lavorativo l’empatia può incidere davvero molto, come dimostra uno studio americano (GetCRM):
• il 42% dei consumatori non acquista prodotti o servizi dalle aziende che percepite poco empatiche;
• il 56% dei lavoratori preferirebbe lavorare in aziende con forte attenzione empatica;
• il 40% dei lavoratori farebbe volentieri gli straordinari, se a chiederglielo fosse un capo empatico.
Lavoro ed empatia: quali sono gli ostacoli?
Dobbiamo considerare almeno 3 fattori come ostacolo all’empatia sul luogo di lavoro:
– Essere individualisti e fortemente concentrati su se stessi, in pratica non fare gioco di squadra. Il consiglio: apriti agli altri e non avere paura di mostrare la tua vulnerabilità.
– La rabbia, la noia e la frustrazione avvelenano i rapporti interpersonali. Il consiglio: sii flessibile, paziente e sorridi si più.
– I pregiudizi che creano distanza sociale tra colleghi e/o tra capi e colleghi. Il consiglio: fai autocritica.