A maggio scorso vi avevamo parlato della mini guida gratuita “PMI: quarantena, esportazione e il commercio con la Russia” per aiutare le PMI a resistere al lockdown prolungato e ad ampliare i propri confini di mercato. Il COVID-19, infatti, ha colpito le economie di tanti Paesi. L’Italia non fa eccezione. La crisi però è un evento ciclico. Passerà, prima o poi finirà, ma – nel frattempo – come far sopravvivere il business? Lo abbiamo chiesto a Maria Asatrian Pompei – Russian Market Affairs General Manager Unicusano.
a cura di Michela Crisci
Come far sopravvivere un business in piena crisi?
Risponde Maria Asatrian Pompei – Russian Market Affairs General Manager Unicusano.
“Ascoltando professori di MBA in Russia, in USA e alla Cusano di Roma, sulla gestione della crisi, ho evidenziato le cose importanti che vorrei condividere con voi.
Prima di tutto, elencherei gli errori comuni commessi da imprenditori e CEO nel periodo di crisi:
1. Ignorare il problema e/o diminuire il significato del problema. Ignorare è una normale reazione umana di protezione, che spesso è inconscia. Ignorando e sdrammatizzando, spostiamo solo il tempo dell’accettazione della realtà, prima poi sarà talmente evidente che potrebbe non essere più risolvibile.
2. Dire ai colleghi, clienti, partner e mass media cose vaghe che ingannano, spostando il focus dal problema principale su cose secondarie in modo evidente. I clienti sono molto intelligenti, vedono tutto, e quando capiscono che sono ingannati, non riuscirai più restituir loro la fiducia. Meglio mostrare che tu hai il piano di azione e il coraggio di chiedere il loro aiuto. Gli esperti di marketing dicono che adesso è nato un nuovo senso di responsabilità civile volto ad aiutare agli imprenditori locali.
3. Essere paralizzati dal panico e non agire, aspettando che tutto si risolva da sè. Non si risolve senza azione. Ogni crisi cambia l’ambiente in cui agiamo. Il tempo sprecato per panico e negazione dell’accaduto, gioca contro di voi. Come nella boxe, se sei caduto, devi alzarti il più veloce possibile, altrimenti perdi.
4. “Punire” se qualcuno del team diffonde info sulla crisi dell’azienda e favorire la cultura di terrore simile. Durante un periodo di crisi succede che le persone abbandonano l’azienda in ricerca del futuro migliore. Certamente, come si dice in Russia, da solo non riesci a vincere una guerra. In questo caso sarebbe meglio condividere con colleghi il piano di azione ed evidenziare una parte da protagonista per ognuno.Gli errori sono commessi da tutti, soprattutto in situazione di stress e pressione.
Ma quali caratteristiche invece deve avere un manager o leader per far uscire un’azienda dalla crisi?
Oltre a tecniche di disciplina emotiva ed emozionale, tra cui il saper accettare con umiltà la situazione in essere e cercare di pensare chiaro -senza panico- ma anche saper lasciare le cose che non funzionano spostando attenzione alle cose più efficienti. Importante prima di agire, fermarsi a riflettere sulla vera natura di crisi, per esempio: “La vera natura della mia crisi dipende dal Covid? O forse l’assenza, nel mio assortimento, di prodotti adeguati a ogni esigenza e portafoglio? O forse non sono presente in tutti canali di vendita che mi permetterebbero di differenziare le entrate e non dipendere solo da un canale di vendita e unico tipo di cliente?”
Vorrei condividere anche un’affermazione: “Il mondo non sarà più come prima!” Pertanto, non ha senso aspettare che la pandemia passi e cercare di unire vecchi approcci di business alle realtà nuove… è solo una perdita di tempo che porta un vantaggio ai concorrenti più svegli che cercano di reinventare nuove modalità di fare il business.
Reinventarsi vuol dire cominciare dalle domande di base:
- Chi sono io dopo la crisi?
- Chi sono i miei clienti dopo la crisi?
- Cosa vogliono i miei clienti dopo la crisi?
- Cosa gli posso offrire e in che modalità?
Come l’ha fatto Disney, che inizialmente era solo il produttore dei contenuti, adesso invece in 3 mesi è diventato più bravo di Netflix nella distribuzione dei contenuti sulla propria piattaforma. Come ha fatto una imprenditrice in Russia che conosco: prima lei organizzava eventi per bambini offline, adesso li fa online. É arrivato il tempo della rinascita… Siete d’accordo?