Riflettere sul rapporto fra Impresa e Solidarietà. Uno spunto per prendere atto del bene che si può fare e che molte aziende hanno deciso di fare per contrastare il Covid-19.

Solidarietà ed etica di impresa

Non solo solidarietà digitale, come l’iniziativa del Ministero di cui vi abbiamo parlato nel precedente articolo, ma soprattutto solidarietà economica per fronteggiare l’emergenza dettata dal covid-19. Sono tanti i cittadini, i privati, le aziende e i brand che hanno contribuito a sostenere gli ospedali e le associazioni in questi giorni. Donazioni di grande utilità per il bene comune.

Le donazioni in Italia contro il Covid-19

Tra le donazioni effettuate dalle aziende in Italia, ne riportiamo alcune:

  1. Armani ha donato 1milione e 250mila euro agli ospedali e a supporto della protezione civile;
  2. AngeliniPharma, la casa farmaceutica dell’Amuchina, ha distribuito gratuitamente 40 mila flaconi di gel per le mani in Lombardia e Veneto; inoltre una nuova donazione andrà alla Protezione civile;
  3. Xiaomi ed Eni hanno donato una grande quantità di mascherine al Dipartimento della Protezione Civile;
  4. Vodafone ha donato 500mila euro alla Croce Rossa;
  5. Eurospin ha dato 100 mila euro, equamente divisi, all’ospedale Sacco di Milano e allo Spallanzani di Roma.

Anche l’Università Niccolò Cusano ha contribuito ad impegnarsi per essere responsabile nei confronti della comunità. Ha donato 30 mila euro allo Spallanzani di Roma e altri 10 mila sono stati donati con una raccolta fondi, avviata dall’Ateneo, per l’acquisto di alcuni respiratori. Poi per sostenere l’ospedale di Terni, dopo una prima donazione di 30 mila euro, la Ternana Calcio, squadra di cui è proprietaria la Unicusano, ha avviato una raccolta fondi con la propria tifoseria che ha rinunciato al rimborso dell’abbonamento calcistico, arrivando a quota 22 mila, a cui sono stati aggiunti altri 28 mila euro a titolo personale dal Patron Stefano Bandecchi.

Gesti nobili che fanno sperare nel futuro. L’Italia, così, si riscopre un Paese solidale.