I processi innovativi spesso soffrono della disorganizzazione aziendale e si arenano sulle risorse, gli strumenti, il management e le tempistiche. Tuttavia, è soprattutto la cultura aziendale ad avere un ruolo fondamentale sull’innovazione digitale. Siamo così di fronte a quella che viene definita una “matassa digitale”.

Detta matassa impedisce alle aziende di innovare alla giusta velocità, di accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi, di riuscire a confrontarsi col mercato, e soprattutto di riuscire ad ascoltare la cosiddetta “voice of the customer” (= voce del cliente). Questa matassa diventa quindi un vero e proprio blocco, il classico “show stopper” che ancora le aziende alla cultura dell’ “abbiamo sempre fatto così”, o del “sappiamo tutti che c’è un problema prima o poi si risolverà”.  – Adriano Lo Vopa

In realtà le imprese e gli imprenditori credono nell’innovazione come leva strategica per la crescita e la competizione sul mercato; ma coloro che investono in modo continuativo nella formazione e innovazione sono davvero pochi (solo 1/3 delle imprese lo fa).

Da un’indagine dell’Osservatorio ExpoTraining, realizzato con il Metodo CaWi su un panel di 1115 imprenditori, giornalisti ed esperti  emerge che:

Il 57,89% ritiene che innovare sia l’unica via per competere nel mercato del lavoro nazionale ed internazionale e il 40,35% pensa che innovare rappresenti una leva per aumentare produttività e fatturato. Tuttavia solamente il 37% delle aziende investe con continuità. – Carlo Barberis, Presidente di ExpoTraining

Ma in che modo le PMI possono utilizzare l’innovazione digitale per cavalcare quest’era, che è chiamata anche epoca della “digital transformation”?

Digital Transformation: come le PMI possono crescere grazie all’innovazione digitale

Le tecnologie possono aiutarci nel processo di Digital Transformation. Come? Ecco tre consigli pratici:

  1. Uso strategico dei Big Data nelle realtà imprenditoriali. I dati possono fornire informazioni importantissime e vantaggiose per massimizzare i risultati minimizzando i costi di investimento, ecco perchè diviene necessario analizzare i trend di settore e avere almeno una figura professionale e specializzata come il data analyst.
  2. Business Intelligence e User Experience. Sviluppare attività ed esperienze uniche e memorabili, che permettano un coinvolgimento a 360 gradi dell’utente con il nostro prodotto o servizio.
  3. Comunicazione diretta. Senza questa leva non avrete mai successo. La customer care sta acquisendo un ruolo dominante tra brand e consumatori, pensiamo ai chatbot e alle app di messaggistica che semplificano processi offrendo un grande valore.

Ad oggi, le aziende tendono ad investire nell’innovazione digitale soprattutto lato customer experience (ad es. uso dei canali mobile per vendere prodotti e servizi); sono invece meno propense ad eccellere nella progettazione digitale di servizi e prodotti, nelle operations da remoto (telelavoro o smart working), nell’adeguarsi ai processi innovativi e ancor di più (purtroppo) nell’investire in formazione digitale per i propri dipendenti. Probabilmente alle imprese italiane manca la competenza di leadership nella gestione del cambiamento.

 

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