La psicologia del secondo cervello, il “cervello” del tratto gastroenterico, introduce una visione allargata della psiche e del comportamento. Riveste pertanto un ruolo importante nel determinare aspetti salienti del carattere, dell’approccio alla vita, del comportamento e del modo di entrare in relazione con gli altri.
L’intestino secondo cervello gestisce i processi emotivi e le pulsioni. In tal modo determina il temperamento innato dell’individuo, ossia l’approccio psicologico, emotivo e comportamentale alla base per lo sviluppo psichico-comportamentale globale.
Portavoce di questo orientamento è l’Istituto di Psicologia IC – Ingegneri della Comunicazione, entrato a far parte del network Amici Unicusano, creato per consentire alle imprese di entrare in contatto tra di loro e con l’Ateneo romano, nonché per favorire l’inserimento dei neolaureati negli organici delle aziende stesse. Sarah Todd, responsabile della formazione e della comunicazione dell’istituto, interviene a Radio Cusano Campus.
Dottoressa, di cosa si occupa Ingegneri della Comunicazione?
«È portavoce di una psicologia all’avanguardia detta “psicologia del secondo cervello”, Second Brain Psychology, sviluppata dal fondatore e presidente dell’I.C. Armando Ingegneri: questo orientamento è ormai da diversi anni un metodo di cura consolidato che viene utilizzato anche a livello di formazione».
Come mai la scelta di entrare a fare parte della realtà di Amici Unicusano?
«È stato un desiderio del dottor Ingegneri. Infatti per la sua ricerca, per sviluppare le sue teorie, ha dovuto sobbarcarsi un grosso investimento, faticando e andando controcorrente. Oggi può dire di aver curato diverse centinaia di casi grazie a questa tenacia. Quando ha saputo che esisteva un’apertura dell’Università Niccolò Cusano verso il nuovo, si è sentito di dare un contributo alla ricerca scientifica per arricchire le conoscenze, tanto più se poi c’è la possibilità di mantenere una mentalità aperta e di scambio con il mondo universitario».
La psicologia dell’intestino secondo cervello.
Come funziona la psicologia dell’intestino secondo cervello?
«La psicologia del secondo cervello rappresenta un’espressione della psiche umana, dove i processi psicologici e il comportamento, che sono strettamente legati, sono il frutto dell’interazione costante e continua tra due menti: il cervello della testa e il secondo cervello. L’intestino secondo cervello è stato denominato così negli anni ’90 da un neuroscienziato della Columbia University. Egli aveva scoperto come il sistema nervoso autonomo del tratto gastroenterico avesse dei neuroni con capacità di elaborare dati in autonomia, di memorizzare e di scegliere. In pratica era un’entità pensante autonoma».
Quali sono le funzioni del secondo cervello?
«Sotto il profilo biologico è deputato a tutte le funzioni inerenti alla digestione: in autonomia coordina quello che avviene una volta che ingeriamo il cibo e beviamo, dal transito intestinale all’eliminazione delle scorie. Ma il contributo della psicologia non è stato tanto capire come funziona questo secondo cervello a livello di nutrimento corporeo, ma come questa mente sia alla base dei processi cognitivi e conativi dell’individuo. La motivazione, ciò che ci spinge a compiere un’azione, nasce proprio da lì».
Si spiegano così anche le gastriti di origine nervosa?
«Si capiscono tanti aspetti dei disturbi psicologici, psichiatrici e psicosomatici. Spesso, la radice si trova nella memoria emotiva del secondo cervello, l’insieme di tutti i nostri vissuti emotivi che però non è stata memorizzata nella stessa chiave con la quale ricordiamo a livello logico. Il secondo cervello memorizza le emozioni vissute e il simbolismo, a livello inconscio. La psicologia del secondo cervello ci spiega, per esempio, che i due generi sessuali rappresentano per la nostra mente in-conscia dei simboli: quando mi relaziono con una figura maschile o femminile non solo mi sto relazionando con l’aspetto strettamente biologico, sociale e culturale; mi sto rapportando, dal punto di vista profondo inconscio, con un simbolo. Questo simbolismo che io proietto fa sì che abbia delle aspettative nei confronti delle persone. Molto spesso, nella comunicazione, si creano incomprensioni che partono dal fatto che si parlano linguaggi diversi a livello profondo e inconscio».
Tra cervello e intestino dunque c’è una stretta correlazione. A dimostrazione, probabilmente anche la somiglianza per forma di entrambi gli organi. Inoltre l’intestino secondo cervello è dotato del sistema nervoso enterico: una fitta rete di neuroni che trasmettono reazioni a stati d’animo, sensazioni, agenti esterni.
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