“Amici Unicusano” è il grande progetto dell’Università Niccolò Cusano, che non si accontenta dell’attività di didattica e di ricerca. Un progetto al quale aderiscono con entusiasmo tante imprese, grandi e piccole, che lavorano in sinergia tra loro e con l’ateneo. Le aziende danno l’opportunità agli studenti della Cusano di entrare nel mondo del lavoro e gli studenti ricambiano rendendo disponibili le loro capacità. Tra i nuovi “amici” della Cusano c’è Microlab Equipment, pronta a fare la propria parte in questo scambio fruttuoso di competenze.

Intervista a Roberto Ricciato, amministratore unico di Microlab Equipment

Roberto, grazie per avere dato un contributo alla ricerca scientifica  attraverso la sua azienda. Quali sono le ragioni di questa scelta?

«Il motivo sta nel fatto che il progetto è molto interessante. È un’idea che mi ha subito appassionato: avvicinare le aziende al mondo universitario. Era ora che qualcuno realizzasse qualcosa di simile, perché dà opportunità ai neolaureati e dà alle realtà imprenditoriali la possibilità di trovare personale qualificato»

Quanto è importante oggi far parte di una rete di imprese?

«Molto, perché crea una sinergia solida tra aziende e università. Personalmente ho realizzato diversi laboratori di ricerca, anche nel vostro ateneo, quindi so bene quale sia l’importanza di mettere in comunicazione questi due mondi»

Di cosa si occupa esattamente la sua azienda?

«Microlab Equipment è una società impegnata da anni nel settore della ricerca scientifica. Ci occupiamo prettamente della realizzazione e l’allestimento di laboratori e fornitura di strumentazione nell’ambito della scienza e dell’industria»

Lei è in contatto quotidianamente con chi è impegnato nel campo della ricerca scientifica in Italia. Che sensazioni si hanno?

«Purtroppo non positive, perché i ricercatori vorrebbero e potrebbero fare tanto ma gli viene concesso poco per portare avanti ciò che hanno studiato Alla Cusano è stato realizzato un laboratorio all’avanguardia, e questo potrà aiutare gli studenti dell’università. Purtroppo, però, non sempre avviene questo»

Anche voi, nel vostro campo, effettuate un lavoro di ricerca scientifica?

«Certamente, perché la tecnologia avanza e noi dobbiamo tenere il suo passo. Sono i ricercatori stessi a consigliarci, come sviluppare uno strumento che loro hanno necessità di utilizzare»

Il vostro è un po’ il “dietro le quinte” della ricerca scientifica.

«Esatto, è la base su cui si fonda il lavoro del ricercatore. È importante lavorare di comune accordo seguendo le indicazioni del singolo.

I campi applicativi sono molteplici. E noi dobbiamo poterli soddisfare ogni richiesta»

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