Sono recenti i dati Eurostat sulla mobilità giovanile degli italiani. Una fotografia reale e in parte preoccupante che parte da un’indagine del 2016. Qual è l’identikit emerso per il nostro Paese?

Dati Eurostat Italia: Giovane, disoccupato, under 34. È la classe di appartenenza di coloro che hanno una scarsa propensione agli spostamenti e agli allontanamenti da casa o da luoghi in cui sono cresciuti. Il 60% degli Italiani dunque non è disposto a spostarsi. Nel dettaglio:

  • 40% degli italiani tra i 20 e i 34 anni è disposto a partire
  • 20% pronto al trasloco ma solo in città italiane
  • 13% si trasferirebbe in Paesi Extra Unione Europea
  • 7% coloro che resterebbero nei confini europei

I dati Eurostat dunque collocherebbero l’Italia al sesto posto nell’Ue insieme alla Polonia. Allo stesso tempo, essi evidenziano come solo 1% dei giovani occupati ha trovato lavoro spostandosi in un altro Paese.

Mobilità lavorativa: i paesi virtuosi

Se in Italia esiste ancora una rigidità sulla mobilità lavorativa, la Germania è il Paese più virtuoso (37%), seguita da Svezia, Spagna, Finlandia, Francia. Il trasferimento all’estero viene tuttavia preso in considerazione solo quando la ricerca di lavoro all’interno dei confini nazionali non è andata a buon fine. Solo un giovane europeo su due pensa di spostarsi per lavoro nel suo Paese (21%), in un altro stato membro dell’UE (12%) o in un Paese Extra-UE (17%). Eccezione la fa la Bulgaria, dove i giovani provano a trasferirsi all’estero per lavoro ancor prima di cercare localmente.

Mobilità giovanile e formazione

Il principale limite sono le barriere linguistiche, spesso infatti i giovani disoccupati non hanno competenze linguistiche sufficienti per valutare un trasferimento all’estero.

La formazione quindi ha un effetto sulla mobilità giovanile. La propensione a spostarsi per lavoro cresce con il grado di istruzione. Chi prosegue gli studi universitari si apre a molteplici opportunità, a sfide lavorative e anche all’idea di una mobilità necessaria.

Formazione e lavoro possono e devono essere forme di inclusione in grado di ridurre la disoccupazione giovanile. Per questo il nostro Ateneo si impegna a valorizzare i suoi studenti offrendo loro il supporto necessario per orientarsi nel mondo del lavoro.

Oltre all’eccellente supporto dell’ufficio Placement della Cusano, della rete imprese Amici Unicusano per valorizzare il capitale umano e sostenere la ricerca scientifica italiana, i laureandi e laureati di Roma avranno a loro disposizione il Career Day.

La prima edizione del Career Day Unicusano (23 maggio 2018) vuole essere un importante momento di incontro tra giovani e lavoro. Un vero e proprio atto di inclusione, visti gli ultimi dati Eurostat. Una giornata di orientamento in cui gli studenti della Cusano incontreranno tanti HR Manager (previste circa trenta aziende) e potranno sostenere un colloquio conoscitivo e presentare il proprio cv. Un’occasione, dunque, unica per fare rete. 

Per partecipare al I° Career Day Unicusano, gli studenti e laureati possono registrarsi al seguente link: http://unicusano.com/career-day/

Evento gratuito e per tutti! 😉