Amici Unicusano è il progetto dell’Università Niccolò Cusano che guarda al futuro delle imprese e degli studenti del nostro Paese. Un progetto di prospettiva che ogni giorno si arricchisce di nuove realtà, piccole e grandi.

Oggi conosciamo la Nissolino Corsi, che ha da poco aderito all’iniziativa dell’ateneo romano.

Intervista alla dottoressa Filomena Prencipe, presidente al Cda della Nissolino Corsi, sull’importanza delle sinergie imprenditoriali.

Dottoressa, come valuta il progetto “Amici Unicusano”?

«Come un’ottima iniziativa utile per perorare cause molto importanti, come l’imprenditoria e l’avviamento al lavoro. Sono legata all’ateneo da tanti anni, perché ne condivido la mission. Naturalmente non avuto alcun dubbio nell’appoggiare anche questo lodevole progetto»

Lei ha un ruolo apicale in una realtà imprenditoriale che ha una sua identità molto forte: che ne pensa delle sinergie imprenditoriali a contatto con le università?

«Le partnership tra le aziende che seguono gli stessi obiettivi sono fondamentali perché ci si può sostenere e spronare l’un l’altro. Noi ci occupiamo di formazione, e quindi lavoriamo nello stesso settore della Cusano. Per questo motivo, comprendiamo al meglio l’intento dell’università. Portare avanti la ricerca in diversi ambiti creando i presupposti anche per nuove professionalità»

La Nissolino Corsi

Nello specifico, qual è l’ambito formativo della Nissolino Corsi?

«Noi ci occupiamo di formazione per l’accesso ai concorsi militari da quasi 30 anni. Quindi seguiamo nella preparazione delle prove concorsuali chi vuole realizzare il sogno di entrare in un corpo militare»

Anche lei è in contatto con il mondo giovanile: che fase stanno attraversando i ragazzi italiani?

«Non è un periodo facile. C’è stallo nel mondo del lavoro e le speranze spesso vengono riposte in altri settori. Non ci sono molte opportunità, almeno non come trenta anni fa. Anche nel nostro ambito, non è semplice entrare a far parte del mondo militare. Per questo cerchiamo di dare il nostro contributo»

Indossare una divisa non significa solo essere operativi ma anche avere una preparazione culturale.

«Certamente, ed è il motivo per il quale abbiamo deciso di legarci alla Cusano. I nostri corsisti cercano una continuità didattica dopo essere entrati nel mondo militare. In questo senso, è fondamentale la collaborazione con l’ateneo, anche per permettere loro di crescere ancora in ambito militare»

 

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