Storie di imprese. Imprese italiane che cercano di dire la loro sul mercato. Sono quelle che compongono la rete di “Amici Unicusano”, un progetto che mette in comunicazione tra loro le aziende per sviluppare sinergie e collaborazioni. E poi le porta a contatto con il mondo della ricerca e il mondo universitario. Insomma proprio quello degli studenti e dei neolaureati, che sono la forza-lavoro del domani. Un vero progetto Giovani Lavoro.
Progetto Giovani Lavoro
Oggi conosciamo Stc Group, azienda che si occupa di impiantista e sicurezza. Il titolare e fondatore, il dottor Angelo Ciocca, ci spiega perché ha sposato il lodevole progetto della Cusano.
Dottor Ciocca, ci illustri con precisione gli ambiti in cui opera la Stc Group?
«Siamo impegnati in due settori: uno della progettazione e impiantistica elettronica, antincendio, meccanica, elettrica e termica, e un altro della sicurezza di cantiere e sul posto di lavoro. Ci definiamo “artigiani della matita”. Perché? Perché facciamo l’attività di progettazione, che poi passa nelle mani delle imprese e degli installatori che operano con la nostra supervisione dei lavori».
Stc Group ha un’esperienza ventennale e lavora sia con piccole sia con grande realtà.
«Sì, nel nostro portfolio ci sono circa 4 mila clienti, che vanno dall’artigiano, come un falegname, alle grandi aziende come le raffinerie. Definisco la nostra progettazione “artigiani” perché vogliamo dare un servizio attento a curato a tutti i nostri clienti, di qualsiasi dimensione siano. Questa tipologia diversificata di clienti ci abbia consentito di stare sul mercato anche in momenti difficili. E in più ci ha permesso di raccogliere necessità diverse.»
Che ne pensa del progetto giovani lavoro di “Amici Unicusano” e, in generale, della sinergia tra imprese, università e studenti?
«Oggi serve il coraggio di osare e la Cusano, al contrario di “vecchie” università, mette in campo questo coraggio. Ha creato una rete che mette allo stesso livello il mondo imprenditoriale, che produce e progetta. L’esperienza e la voglia di fare dell’Università Niccolò Cusano, messa in parallelo con il mondo delle aziende, porta verso il futuro. A noi capita spesso di accogliere tirocinanti. Poi purtroppo ci accorgiamo che alcuni atenei formano profili che sono ancora troppo lontani dal mondo reale del lavoro. L’operazione della Cusano, che mette i suoi studenti a contatto con il mondo del lavoro, è un’opportunità per tutti. Opportunità per l’università, per le imprese e per i giovani.»
Perché avete deciso di aderire ad “Amici Unicusano”?
«Perché ci sembrava un progetto intelligente, utile per i giovani. Un progetto di speranza, anche per fare impresa sul nostro territorio, dove fare impresa ormai è quasi da eroi.»
Che consiglio darebbe a un imprenditore in difficoltà?
«Che i momenti difficili capitano a tutti. Bisogna perseverare. Non scivolare verso strade che inizialmente sembrano facili ma che poi non portano a nessun vantaggio. Bisogna essere seri, tenaci e costanti, perché alla lunga danno i loro frutti e premiano. Come le imprese stanno premiando il progetto “Amici Unicusano”».
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