Saper dire di no. Partiamo da una affermazione: i nostri diritti sono importanti quanto quelli degli altri. È fondamentale quindi essere assertivi e imparare a dire di “NO”.
Alla base, vi è una prima distinzione tra priorità (ciò che ha diritto di precedenza) ed emergenza (situazione imprevista e urgente). Nella quotidianità, spesso, siamo bombardati da finte emergenze che ci allontanano dai nostri obiettivi prioritari. Le priorità presuppongo i “no”. Se siamo nella fase delle priorità: bando ai sensi di colpa, alla paura di negarsi, al compiacere tutti. Impariamo a dire dei sani “no”.
Alla crisi attuale, ognuno di noi risponde alienandosi, dal latino alienus – altro: l’atto di prendere le distanze. Ovvero la nostra risposta non prevede mai il fermarsi e il sostare nel nostro momento; ma è un’aggiunta. Aumentiamo gli impegni. Corriamo veloci. Aggiungiamo cose invece di togliere.
È ora di disintossicarsi per essere più felici e più produttivi.
Saper dire di no: 5 step
Per imparare a dire dei “no” giusti, ricorda di mediare tra te stesso e i tuoi doveri. In che modo?
1. Definisci un obiettivo alla volta. Un solo focus, chiaro e realistico.
2. Usa una agenda personale per pianificare le tue attività lavorative e non. Cerchia gli impegni che ti permettono di fare un passo in più verso la meta (obiettivo prioritario).
3. Depenna tutte le attività che ti allontanano dall’obiettivo centrale e che minano la tua serenità.
4. Allena la mente a dire “no” per fare ciò che vuoi realmente.
5. Prendi almeno un appuntamento settimanale con te stesso.
L’individuo assertivo è colui che sa relazionarsi in modo equilibrato, rispettando le opinioni altrui senza rinunciare alle proprie idee. L’assertività è importante per non cadere nel cosiddetto “triangolo drammatico”: in bilico tra l’essere vittima, carnefice e salvatore nel prendere una decisione.
Secondo le neuroscienze, il cervello umano ha una maggiore reazione al negativo: i ricordi negativi, ad esempio, sono più forti di quelli positivi per una funzionalità adattiva e di difesa. Ma le conseguenze del dire “no” spesso vengono sovrastimate per paura dell’esclusione dal gruppo.
Ricordiamo che si dice “no” ad una domanda, mai ad una persona. È questo fraintendimento, dovuti a traumi infantili, che rischia di farci cadere nella sindrome del San Bernardo (andare in soccorso di tutti).
Perché gli imprenditori di successo devono anche saper dire di no?
Dire “no” potrebbe sembrare controproducente, invece è una caratteristica fondamentale per l’imprenditore di successo. Non solo per un buon equilibrio tra vita privata e lavoro, ma anche per saper valutare le opportunità e distinguerle da ciò che non arreca benefici all’azienda.
I “no” diventano barriere protettive perché il peggior nemico di un imprenditore di successo è la procrastinazione. Saper dire “no”, in fondo, è una forma di autodisciplina.