La famiglia di Amici Unicusano continua ad allargarsi. Il progetto dell’Ateneo costruisce una rete di imprese, mette queste in contatto con gli studenti e con un polo universitario e permette alle aziende di dare un contribuito alla ricerca scientifica. La possibilità di incontrare altre realtà importanti ha fatto breccia nei piani di Servizio Pubblico, un’azienda che affianca a 360 gradi le imprese nell’affrontare le sfide che, purtroppo, la burocrazia pone ogni giorno.
Servizio Pubblico: intervista al Dottor Campanile
Dottor Campanile, perché avete sposato questo progetto?
«Per la bontà del progetto stesso, come ho avuto modo di constatare di persona recandomi presso il Campus dell’Università Niccolò Cusano. Ci si scorge il futuro ed è un futuro che si distingue».
Quanto reputa importante in questo momento storico la possibilità di entrare in una rete di imprese?
«È molto importante, è fondamentale. Noi siamo proiettati verso il futuro, oggi il futuro è partecipazione: unire le forze, le idee e le competenze questo rende più forti. Rimanere chiusi nel proprio ambito non ha senso».
Qual è il problema vero della burocrazia italiana?
«L’eccessiva settorialità, la divisione delle competenze, il far sì che un ente non legga quello che fa un altro e che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra, la frammentazione della documentazione. Questo fa sì che il nostro paese non cresca come dovrebbe».
Il Successo di Servizio Pubblico
La storia di Servizio Pubblico ha le sue origini negli anni ’80. Ci racconti gli inizi.
«Nel 1986 decidemmo, primi a Roma, di mettere insieme le competenze di vari professionisti per dedicarci, nel vero senso della parola, al Servizio Pubblico. In un’epoca ancora non informatizzata ci siamo messi a disposizione delle imprese per affrontare la giungla degli uffici. All’epoca, con 24 dipendenti, curavamo le gare d’appalto per snellire la burocrazia che gravava e che grava ancora sulle aziende. Abbiamo fatto in modo che in unico ufficio si racchiudessero tutte le competenze».
Qual è stato il segreto della vostra riuscita?
«La volontà di un gruppo di persone che ha anticipato il futuro, perché poi, nella realtà, la burocrazia è stata snellita».
La storia di Servizio Pubblico come prosegue?
«Con gli stessi identici schemi di una volta e con la stessa visione. Abbiamo un ufficio che si occupa di tutte le pratiche amministrative e copriamo ogni settore: Tribunali, Camere di Commercio, Agenzia delle entrate. Rispetto al passato ci siamo arricchiti di tanta esperienza: i nostro collaboratori, crescendo, sono diventati stimati professionisti, commercialisti, consulenti del lavoro, legali, notai. Oltre all’evasione delle pratiche comuni possiamo dunque fornire un’assistenza a 360 gradi alle imprese che si rivolgono a noi».
Oltre alle difficoltà “classiche”, legate alla crisi economica, quali sono gli altri problemi che le imprese si trovano ad affrontare oggi, dottor Campanile?
«Purtroppo, soprattutto nei più giovani, c’è molta sfiducia. Noi cerchiamo di dare il nostro contributo offrendo certezze, accogliendo le loro richieste con molta umanità: il cliente diventa un nostro amico, noi cerchiamo di stare vicino alle persone più che al cliente».
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