Smart Working è sinonimo di flessibilità, condivisione e collaborazione. Ma cosa pensano i giovani del lavoro 4.0? Da un’indagine di Agenda Digitale, svolta fra i partecipanti del Campus Party 2018 dello scorso Luglio, è emerso che i giovani non temono la tecnologia. Anzi, essa è vista come come un’opportunità di sviluppo e crescita professionale.

L’indagine si concentra sui 3 macro argomenti:

  • Telelavoro
  • Organizzazione del lavoro
  • Formazione

Alla base dei risultati, vi è l’idea che la digital transformation non debba preoccupare per l’eventuale sostituzione uomo-macchina; essa è un’occasione di innovazione e apertura mentale.

Lavoro del futuro

Il lavoro del futuro sarà sicuramente molto diverso da quello dei nostri nonni e dei nostri papà. Meno stabile, e per stabilità non intendiamo forme contrattuali incerte ma la possibilità di cambiare lavoro tante volte nell’arco della propria vita. Più connesso e con molteplici specializzazioni, per cui i giovani sceglieranno un ambito professionale e non un lavoro. Per questo motivo giocherà un ruolo fondamentale la formazione. Le istituzioni e le università hanno dunque il compito di ridurre il gap tra tecnologie e loro utilizzo.

Smart working: vantaggi e svantaggi

Smart Working, oppure Lavoro Agile, è una modalità del rapporto di lavoro subordinato che prevede un accordo tra datore di lavoro e dipendenti caratterizzato dal venire meno di vincoli orari e di spazio. Adottare progetti di smart working non vuol dire solo lavorare da casa con le nuove tecnologie. Significa, in primis, rivalutare il modello organizzativo e di leadership interno all’azienda. Il lavoro agile prevede per il dipendente maggiore flessibilità, ma lo sottopone comunque agli stessi diritti dei colleghi in termini di ferie, malattie e orari giornalieri / settimanali. Parliamo anche di diritto alla disconnessione.

 

Tra i vantaggi dello smart working:

  • riduzione dei costi aziendali per gli spazi da adibire a ufficio
  • riduzione dei costi e tempi per raggiungere l’ufficio
  • migliore bilanciamento tra i tempi di vita e i tempi di lavoro
  • crescita della produttività
  • riduzione dell’assenteismo
  • aumento della soddisfazione lavorativa
  • diminuzione dell’inquinamento atmosferico

Tra gli svantaggi dello smart working:

  • isolamento dalle relazioni lavorative
  • iperconnessione, ovvero il rischio di risultare sempre connessi alla rete