Conosci la teoria delle 3P?
Molto famosa in ambito HR per migliorare l’interazione tra organizzazione aziendale e persone, essa si fonda su:
- Posizione: in ogni azienda, piccola o grande che sia, esiste una gerarchia definita attraverso un organigramma aziendale. Dall’analisi di questo requisito possiamo capire l’approccio sistemico e l’immagine che l’azienda ha di sé.
- Prestazione: la potremmo definire come valutazione e misurazione dell’efficacia di ogni singolo dipendente in relazione alla posizione ricoperta. Questa valutazione di performance ci aiuta a capire come si sta muovendo l’azienda, se sta evolvendo nel mercato.
- Potenziale: a differenza della precedente, la valutazione del potenziale guarda al lungo-medio periodo. In questo modo si può analizzare il gap tra potenziale espresso e potenziale esprimibile al fine di valutare anche nuovi percorsi, ridefinire piani di formazione, attrarre nuovi candidati talentuosi, valorizzare dipendenti con maggior potenziale.
Teoria delle 3P e Scala delle finalità imprenditoriali
Se uscissimo dalla visione di Human Resourse per abbracciare quella imprenditoriale, questa teoria delle 3P si trasformerebbe in:
- Profitto: importante per assicurare la sopravvivenza dell’impresa
- Potere: l’imprenditore vuole affermarsi nella classe sociale di appartenenza
- Prestigio: l’imprenditore desidera ottenere anche una superiorità indiscussa nella classe di riferiemento
Ne deduciamo che l’imprenditore non è mosso solo da interessi economici ma tende a raggiungere anche obiettivi inerenti la sua sfera sociale. Queste 3P sono definite anche come “Scala delle finalità imprenditoriali”.
Per raggiungere rapidamente questi progressi, si potrebbe riorganizzare la propria azienda attraverso il fare rete. L’organizzazione in rete offre solidi vantaggi. Le aziende di successo infatti sono più collaborative e con un approccio H2H (human to human). Non abbiamo sbagliato, è un approccio evolutivo che va oltre il B2C e B2B. L’approccio human to human consiste nel metterci la faccia, nel rendere umana la propria azienda e far trasparire quelle emozioni, successi (ee anche fallimenti) all’esterno per avvicinarsi ai consumatori. Insomma, giù le maschere per dar vita ad un tone of voice cordiale, disponibile e umano!